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Nicholas Viviani ha una formazione umanistica, si laurea in Legge presso l’Università degli Studi di Milano con una tesi sulla tabula picta, anello di congiunzione fra diritto romano, fotografia e diritto d’autore. Si dedica con passione sia alla fotografia commerciale che a quella autoriale. Nel 2017 viene insignito del Premio delle Arti Premio della Cultura dal Prof. Dott. Carlo Franza, giornalista e storico dell’arte di chiara fama. L’anno successivo risulta tra i finalisti del Premio Arte Carlo Farioli. Nell’ultimo trimestre dello stesso anno porta “Alone” e “Back to Colour”, due dei suoi progetti storici, al Carrousel Du Louvre di Parigi. Il 2019 vede l’autore impegnato in vari progetti significativi: è tra i protagonisti della XII Biennale Internazionale dell’Arte Contemporanea di Firenze, partecipa al premio Riccardo Prina ed espone sia alla Triennale di Milano che a Palazzo Marliani Cicogna a Varese. Il 2020 lo vede protagonista di una personale nella storica Fondazione Luciana Matalon, nel cuore di Milano.

(Margherita Franzini)

La solitudine mi ha sempre affascinato.

In questi anni ho cercato di metterla in luce.

In tutte le sue forme.

Ho girato l’Europa alla ricerca di sagome.

Simbolo per eccellenza della solitudine.

Un lavoro di indagine e continua scoperta, del Mondo e di me stesso.

Un viaggio negli occhi e nel cuore.

Ogni opera è limitata da uno a cinque esemplari.

Sono tutte prodotte da me.

Carte fine art, inchiostri a pigmenti naturali.

Le cornici sono artigianali.

Seguo l’intero processo creativo.

Dallo scatto alla produzione su carta.

L’artista è un artigiano, prima di tutto.